Gaetano Ficarella

E’ nato a Milano e si è trasferito in Puglia – a Bari – in giovane età, in controcorrente rispetto ai flussi migratori dell’epoca, dove ha iniziato a studiare e poi a lavorare.  Forte l’attrazione per le avanguardia artistiche e lo scheletro strutturale delle cose negli anni della formazione.

Adolescente, quasi come il semiserio personaggio di Melvin James Kaminsky, è attratto dal suono prodotto dagli strumenti musicali a corda e soprattutto dalla loro forma geometrica, fino al punto da elaborare un sistema armonico per la progettazione del violino e della viola in perfetta proporzione. Interesse sicuramente causato dalla rottura del manico di una chitarra in plastica regalata da suo padre all’età di cinque anni, i cui tentativi – inutili – di riparazione si sono protratti nel tempo, anche con l’aiuto del nonno falegname.

Dopo la maturità artistica si è iscritto alla Facoltà di Architettura di Milano e, successivamente a Napoli (rinunciando per la seconda volta alla chances milanese) dove si laurea con una tesi che accosta la geometria e la matematica usate per la costruzione di Castel del Monte e degli strumenti musicali.

Fortissima la visione dell’architettura quale “musica congelata”. Per entrare profondamente nel mondo della liuteria e capirne tecniche e dinamiche, ha fondato a Napoli “Liutarte”, fabbrica artigiana per la costruzione di strumenti musicali a corda. In quegli anni è invitato a Parigi, Vienna, Francoforte e Shanghai, per un ciclo di conferenze sul rapporto tra la Geometria, la musica e l’architettura.

Ha pubblicato queste esperienze nel volume “La forma del suono”, presentato con un “varietà differenziale” a Bari – spazio Vallisa – con la partecipazione del gruppo polifonico “Florilegium Vocis”, di cui è stato componente come baritono, dell’attore Armando Merenda e del violinista Francesco D’Orazio.

Ha fondato a Bari “Mediaragione”, brand per la ricerca e lo sviluppo del design, attraverso il quale ha assunto la consulenza di diverse holding italiane. Per conto di una di queste – Sviluppo Italia spa (attuale Invitalia) – ha progettato la riconversione di antichi tracciati ferroviari della provincia di Enna in piste ciclabili, attraverso una ricerca dei percorsi, in molti casi cancellati e dimenticati, nei posti più sperduti dell’isola, che ha costituito un bagaglio fondamentale per l’intero percorso formativo.

Dal 2004 al 2011 ha insegnato Progettazione e Composizione alla Facoltà di Architettura di Napoli; negli stessi anni ha viaggiato a lungo negli Stati Uniti, dove ha visitato e fotografato tutte le opere di Wright, ed apprezzato infinitamente il lavoro di Schindler, Neutra, Soriano, Koenig, Frey, Ain, Walker ed Ellwood. Più tardi quelle esperienze sono state tradotte nel volume “American Modern – composizione e dettaglio”.

Diversi lavori e studi, realizzati come architetto e designer, sono stati esposti in una conferenza su invito al MIT di Boston, dove ha suscitato notevole interesse la ricostruzione armonica geometrica di alcune tra le principali opere di Caravaggio ed altri pittori italiani tra i quali Giotto, Leonardo e Piero della Francesca.

Immagina e realizza “Disegni Italiani”, come centro di raccolta delle idee sul design storico italiano e relativi sviluppi nel contemporaneo, in uno spazio espositivo attrezzato a Bari. In questo contesto ha disegnato e realizzato diversi oggetti di design con i quali ha partecipato a diverse mostre cittadine, tra le quali spiccano le due edizioni di “Produzione d’autore” di Francesco Mancini.

L’attività artistica è raccolta ed illustrata nel sito gaetanoficarellaarchitetto.net, la cui versione attuale è definita “Opificio d’Architettura Equivalente”, data la forte connotazione teorica dell’attività.

Attualmente vive a Trento dove lavora presso l’Università degli Studi, mentre prosegue l’attività di ricerca sulla composizione dell’immagine, oggetto di prossima pubblicazione.

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