Se c’erano dubbi questa foto è la prova che lo abbiamo toccato. Da questo momento o si risale oppure si inizia a scavare. Vedremo.

Stento a credere ai miei occhi eppure, a meno che non si tratti di un abile fotoritocco, vedo cinque o sei ministri e qualche alto esponente dell’attuale governo che manifestano in piazza portando uno striscione con la scritta “L’amore vince sempre sull’odio”.

Sono sinceramente imbarazzato…provo vergogna e chiedo scusa agli amici stranieri. L’Italia non è questa. Gli italiani non sono quelli che vedete in televisione. I am sorry.

Se non conoscessi già le ragioni e i personaggi penserei a giovani di una associazione cattolica che manifestano contro le mafie.

Ma cosa vogliono trasmetterci con quella frase da schock glicemico? A quale tipo di amore si riferiscono quei figuri?

Gasparri, Fitto, Brunetta, sono persone capaci di dispensare amore?

A quale fascia di popolazione si rivolgono?

E’ questo il messaggio politico che questa generazione di uomini politici vogliono lasciare per le classi future?

La madre di tutte le frasi populiste a cosa servirà se non ad abbindolare le persone più indifese e in buona fede?

Mi sento anche molto offeso.

Su questi binari il dibattito tra le parti dovrebbe incanalarsi con una risposta tipo “I buoni sconfiggeranno i cattivi” e così via.

Frasi inattaccabili, buone per ogni uso e contesto, inventate dal principe dei pubblicitari…stavamo scarsi…

L’Italia è allo sbando e i nostri geni politici trascorrono il loro tempo a occuparsi dei fatti loro con la “creazione” del Partito Democratico prima (unico fatto rilevante durante i due anni di governo Prodi) e ad inventare slogan da lasciare secca Vanna Marchi poi.

Anche i primi due anni del terzo (!) governo Berlusconi sono passati lasciandosi alle spalle lo scudo fiscale, il lodo Alfano, e tutti quei provvedimenti vergogna che servono unicamente a… al popolo della libertà. E cioé quella centinaia di privilegiati signori che si fanno mantenere a quel posto da tutto il resto del popolo della libertà.

Anche Vanna Marchi esiste perché esistono i creduloni.

L’Italia è allo sbando non è una dichiarazione qualunquistica.

Sono in fin di vita le istituzioni che compongono la sala macchine del paese; l’Università, da decenni in mano a gentaglia piazzata dalla politica, che non produce più la classe dirigente che è, anche questa, piazzata dalla politica.

Siccome non c’é più bisogno di produrla anche le Università possono essere smantellate.

L’informazione calpestata con decreti bulgari.

L’informazione e la televisione di partito.

La scuola, che non fornisce più la necessaria educazione tecnica e civica.

La sanità, svuotata dalla politica che ne succhia il sangue attraverso nomine che vanno dal Direttore Generale all’usciere, passando per primari e aiuti. Hanno additato al pubblico ludibrio l’unico che voleva mettere a capo di una grande struttura sanitaria pugliese un luminare italiano emigrato in Inghilterra. Ma come, non un lacché di partito? E noi che ci stiamo a fare? Si faccia fuori e si cali dall’alto “Il Candidato”. Ma siccome l’amore vince sempre sull’odio, appunto, la trama non è riuscita con l’aiuto della gente!

Nichi, sei tu che dovresti manifestare con quello striscione!

I Tribunali e le carceri scoppiano e loro rinviano i problemi con indulti, prescrizioni, depenalizzazioni e annullamento dei processi. Quando, chissà con quali e quante magagne, riescono a costruire un carcere, questo resta inagibile e crolla dopo anni di abbandono. Destra e sinistra, uniti nella imbecillità come nel malaffare.

Destra e sinistra, formate da persone deboli, che si vendono e distribuiscono favori e soldi pubblici, per una zoccola fornita da un pappone a sua volta travestito da imprenditore in quella sanità dove circolano i clienti a loro volta travestiti da politici che pagano i papponi con i soldi delle tasse prelevate alla fonte a chi? Al popolo; quello della libertà, che li crede ciecamente quando biascicano di amore, e l’altro, che si ammocca le fandonie dei paladini della giustizia e della cultura, gli “intelligentoni” che si riconoscono nel loro principale esponente e attuale Presidente del Copasir. Tutta gente da quattro, cinque, incarichi da milioni di euro l’anno, mica pane e acqua come volevano dare ai bambini i cui genitori non pagano la retta alla scuola pubblica perché hanno perso il posto di lavoro!

Popolo della libertà, gente dell’odio, loschi extracomunitari, amici che da decenni non vedete una sola legge che vi riguarda, cittadini, lavoratori… ma quando li cacciamo a pedate?!

GF